• Maggio 21, 2025

Quinta tappa de “I Laboratori”: formazione e supporto specialistico per far fronte alla carenza di personale.

Quinta tappa de “I Laboratori”: formazione e supporto specialistico per far fronte alla carenza di personale.

“Nei piccoli Comuni non c’è tempo da perdere ma solo tempo da investire”. I Piccoli Comuni del Veneto, Friuli Venezia-Giulia e Trentino Alto-Adige riuniti a Cison di Valmarino, tra apprendimento continuo e competenze trasversali.

CISON DI VALMARINO – Entra nel vivo l’incontro dedicato ai piccoli Comuni delle Regioni Veneto, Friuli Venezia-Giulia e Trentino Alto-Adige, che si è volto oggi a Cison Di Valmarino con la quinta tappa de “I Laboratori”, appuntamento organizzato su base territoriale, che il progetto PICCOLI realizza periodicamente per favorire il confronto e il networking tra gli operatori dei Piccoli Comuni.

In apertura della prima sessione di lavoro, la parola è andata a Cristina Da Soler, Sindaca del Comune di Cison di Valmarino che ha accolto la platea nella splendida sede che ha ospitato l’evento. A seguito degli interventi istituzionali guidati da Anci Veneto  per orientare il dibattito e fornire indicazioni di carattere politico per rispondere ai temi cari ai piccoli Comuni, la voce è andata ai territori per una tavola rotonda di confronto.

In questa sessione di lavoro abbiamo ascoltato tre Comuni dei territori coinvolti nel progetto, che hanno condotto il dibattito portandolo tra le sfide che amministratori locali e tecnici dei Comuni si trovano a fronteggiare quotidianamente. Piccole realtà che stanno capitalizzando gli interventi di supporto specialistico richiesti al progetto a partire dalle reali necessità emerse e investire sul rafforzamento della loro capacità amministrativa in relazione a diversi ambiti tematici di sostanziale rilevanza per l’agire degli enti locali.

La Tavola rotonda, moderata da Francesco Minchillo, Task Manager di Progetto, ha permesso in prima battuta di illustrare mediante la voce di Lara Panfili i risultati raggiunti dal progetto che attraverso una capillare squadra di team manager, coordinatori e esperti territoriali dislocati in ogni regione d’Italia, nonché grazie ai consulenti tematici e formatori attivi sul progetto, sta supportando oltre 1.700 Comuni in tutto il Paese nei processi di innovazione locale, attraverso interventi formativi, affiancamenti on the job e la partecipazione a comunità tematiche.

“Nei prossimi sette anni, da uno studio condotto da IFEL – ha continuato Panfili –  sono previste circa 170 mila uscite di personale dai Comuni, circa la metà del personale attualmente in forza ai Comuni italiani. Una delle risposte di ANCI a questo e altri problemi strutturali è stato, tra le varie cose, anche il Progetto PICCOLI che ha lavorato attraverso l’investimento sulle persone, la messa in rete delle esperienze e l’apprendimento dinamico, la costruzione di soluzioni sul territorio”. La strategia alla base del lavoro svolto, ha permesso di supportare gli enti non attraverso una formula standardizzata ma di fatto costruendo intorno ad ognuno di loro una risposta calibrata sugli effettivi fabbisogni espressi dall’ente in fase di avvio dell’intervento. I Comuni sono stati accompagnati da esperti e hanno potuto utilizzare una piattaforma digitale, “TRASFORMA”, dove sono ospitate sette community tematiche in cui gli operatori pubblici hanno potuto condividere documenti, informazioni, criticità e soluzioni quasi in tempo reale. Questo spazio virtuale si è dimostrato essere molto concreto e ha permesso a molti dipendenti pubblici (4500 operatori pubblici e circa 800 Comuni presenti) di confrontarsi e sciogliere difficoltà contingenti, di trovare risposte a quesiti pratici, di condividere esperienze positive da poter replicare.

“Nei piccoli Comuni più che in altre realtà non c’è tempo da perdere ma solo tempo da investireconclude Minchillo introducendo i Sindaci e le Sindache invitati. Interviene dunque Mariarosa Barazza, Sindaca di Cappella Maggiore (TV) che sottolinea come la grande sfida amministrativa nelle piccole realtà si giochi concretamente sulla capacità organizzativa e dunque sulla capacità di fare. Il valore che il supporto tecnico-specialistico ricevuto ha fornito concretamente, è stato lavorare su dei modelli che, sul tema dei contratti pubblici – scelto dal Comune perché interessato da importanti cambiamenti normativi – ha permesso di adempiere a una serie di obblighi ma soprattutto di “consegnare il know how” anche ai dipendenti subentrati in un secondo momento come effetto del turn over fisiologico. È stata poi la volta di Gianvalerio Piva, Sindaco del Comune di Valli del Pasubio (VI) che ha ereditato il progetto dalla precedente amministrazione e ha raccontato come la formazione, specie quella in presenza realizzata di fatto on the job, è stata determinante per l’accrescimento delle capacità organizzativa dell’ente. L’ultimo intervento è giunto dalla Sindaca di Monastier di Treviso (TV) Paola Moro che ha sottolineato come, nell’ambito del sottodimensionamento del personale che interessa il suo Comune, la formula multi-canale offerta dal Progetto realizzata attraverso formazione, supporto specialistico e community orizzontale su due temi di grande rilievo come la “Gestione del personale” e gli “Appalti pubblici”, stia consentendo di ottimizzare tempo prezioso.

Le difficoltà incontrate dai Piccoli Comuni su tuto il territorio nazionale sono emerse anche dalle voci dei Comuni veneti, friuliani e altoatesini, chiarendo come occorra un cambio culturale anche intorno alla funzione assolta dalle amministrazioni. Diventa sempre più evidente come lo spirito di servizio cui spesso ci si richiama nel lavoro svolto dai Comuni non sia più sufficiente ma necessiti di una integrazione che valorizzi la visione verso la comunità e non solo lo sguardo nei confronti dei meri atti amministrativi per rendere più attrattivo il prezioso lavoro svolto all’interno di questi piccoli enti.